Straordinariamente ricca e varia, la cucina veneta è
caratterizzata dall'assortimento dei suoi piatti, la diversa
provenienza degli ingredienti e la capacità di utilizzare
alcuni principi alimentari levantini, facendoli propri e creando
pietanze nuove.
Risotto
con il tastasal
(Piatto tipico della campagna veronese che si allestiva in occasione
dell'uccisione del maiale e la successiva lavorazione delle
carni.). Ingredienti: 300 g di riso Vialone nano; 300 g di pasta
di tastasal (salame fresco); 1 l di brodo di carne sgrassato,
50 g di burro; 50 g di formaggio grattato; una piccola cipolla;
uno spicchio d'aglio; ½ bicchiere di vino bianco secco,
una presa di pepe; 3 chiodi di garofano; un pizzico di cannella.
In un tegame rosolare nel burro la cipolla tritata e lo spicchio
d'aglio schiacciato. Sfumare con il vino bianco e lasciarlo
evaporare. Aggiungere il tastasal e portarlo a cottura. Mescolare
all'intingolo il riso e lasciarlo ben insaporire nel condimento,
aggiungere il brodo bollente, un mestolo alla volta fino a cottura
ultimata. Completare il risotto, mantecandolo con il formaggio
grattato e la miscela di spezie macinate finemente.
Fegato
alla veneziana
Ingredienti: 500 g di fegato di vitello tagliato a listarelle;
500 g di cipolle affettate sottili; 50 g di olio d'oliva; 15
g di vino bianco; 25 g di burro; 50 g di brodo di carne; pepe;
sale. All'olio d'oliva, burro, brodo e cipolla, unire il fegato,
spruzzare con il vino, pepare, salare e cuocere a fuoco vivace
per circa 5 minuti. Servire con polenta gialla molto tenera.
Varianti di preparazione: con prezzemolo tritato e succo di
limone.
Gran bollito alla padovana
(Questo è un piatto storico. È stato ricavato
da una nota spese di Galileo Galilei al tempo in cui faceva
pensione per gli studenti padovani. Essendosi sparsa la voce,
inoltre, che alla mensa di Galileo si pranzava bene, approdarono
ad essa illustri ospiti come Carlo Gonzaga, la migliore nobiltà
veneziana, Tommaso Morosinio, Gregorio Moro ed altri personaggi
di gran casato.). Ingredienti: 1,5 kg di carne di manzo (bianco
costato); 600 g di testina di vitello;una lingua salmistrata;
un cappone o una gallina; una cipolla; una carota; chiodi di
garofano; 3 coste di sedano; 3 spicchi d'aglio; prezzemolo;
2-3 foglie di alloro. Mettere sul fuoco in acqua fredda il manzo
ben frollato, la cipolla nella quale si mettono cinque o sei
chiodi di garofano, e tutti gli altri aromi. Il tutto dovrà
essere ben coperto d'acqua (circa cinque litri). Portare a bollore
e cuocere per circa tre ore. Aggiungere, quindi, il cappone
o la gallina ben puliti e bollire per altre 2 ore. A parte cuocere
la lingua salmistrata in cinque litri di acqua per 2 ore. Nella
prima acqua dove è stata bollita la lingua cuocere la
testina finché non sarà tenera. Servire su un
gran piatto il manzo e la lingua tagliata a fette, la testina
a pezzetti e il cappone in otto parti. Accompagnare il tutto
con salsa verde, con cren all'aceto e sale grosso.
Bigoli
grossi con oca e porcini
Ingredienti: 350 gr di bigoli al torchio,
petto d’oca disossato, 35 gr di burro, 500 gr di funghi
porcini freschi, una cipolla, uno spicchio d’aglio, prezzemolo,
olio e sale. Pulire i funghi, lavarli, tagliarli a fettine grandi,
porli a bollire in un piccolo recipiente e, quando inizia la
bollitura, toglierli e scolarli. Tritare a parte l’aglio
e la cipolla, rosolare il battuto con poco olio e quindi aggiungere
i porcini, lasciando cuocere a fuoco moderato ed aggiungendo
un poco di acqua. Prendere il petto d’oca, togliere la
pelle e prima tagliarlo a strisce sottili longitudinalmente,
fare dei tagli trasversali, ottenendo dei piccoli dadini, da
porre a rosolare nel burro spumeggiante, sino a quando non si
è consumata tutta l’acqua, assumendo un colore
dorato. Porre sul fuoco una pentola con acqua salata e, al bollore,
versare i bigoli, ultimare la cottura e, dopo averli scolati,
versarci sopra il sugo d’oca e i porcini. Spadellare per
pochi secondi, aggiungere il parmigiano reggiano e servire ben
caldo.