Molto legata alla tradizione, la gastronomia laziale ha conservato la propria genuinità, perpetuando la schiettezza e la gustosa semplicità di una cucina di estrazione popolare.

Coratella coi carciofi
Ingredienti: 1 kg di coratella d'abbraccio (polmone, cuore, fegato, animelle e milza) sei carciofi cimaroli, una cipolla , un bicchiere di vino bianco secco, un limone, un bicchiere ½ di olio extravergine di oliva, succo di limone, sale e pepe. In una casseruola soffriggere nell'olio dioliva la cipolla, tagliata fine, e quando sarà imbiondita, mettere le coratelle già tagliate a tocchetti, tenendo presente i tempi di cottura; prima fare soffriggere il polmone e la milza, poi il cuore, e per ultimo, il fegato, al quale bastano pochi minuti; innaffiare con il vino bianco mescolando bene e solo in finale insaporire con sale e pepe. a parte, friggere i carciofi ben nettati, tagliati a spicchi e strofinati con il limone perché non si scuriscano. quando le coratelle sono quasi cotte, aggiungere i carciofi, spruzzare il succo di limone , e dare un'ultima sfiammata e servire ben caldo.

Bucatini all'amatriciana
Ingredienti: 400 g di bucatini, 150 g di guanciale (o pancetta), 3 pomodori maturi, un peperoncino rosso, 40 g di formaggio pecorino romano grattato, pepe, sale.Tagliare il guanciale a fette e poi rettangolini, metterlo in una casseruola e, con pochissima acqua, sciogliere il grasso. Poi togliere il guanciale, unire nel grasso i pomodori spellati, privati dei loro semi e tagliati a pezzi, insaporire con il peperoncino sbriciolato, salare e pepare. Cuocere per 10 minuti. Poi rimettere il guanciale nel sugo, facendolo appena riscaldare. Cuocere i bucatini, in acqua salata al dente, scolarli e condirli con il pecorino e con il sugo. Mescolare bene e servire caldo.

Rigatoni con la pagliata
(La pagliata è l'intestino tenue del vitello che ha poppato solo il latte materno. Un tempo si utilizzava, di preferenza, la pagliata di bue) Ingredienti: 1,3 kg di pagliata di vitello di latte, 400 g di rigatoni, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 50 g di lardo, una cipolla, una carota, un gambo di sedano, ½ peperoncino, ½ bicchiere di vino bianco secco, 40 g di formaggio pecorino. Spogliare interamente la pagliata dell'involucro di pelle che la circonda. L'operazione di spellamento si effettua incidendo con un coltellino ad uno dei capi di budello, un poco di pelle, separandola dal sottostante intestino carnoso e, quando se ne è tirata giù tanto da poterla afferrare con le dita, si rovescia come un guanto, tirandola giù fino al completo spellamento che avviene con facilità. Dopo averla spellata, si taglia la pagliata in pezzi di circa 20 cm di lunghezza. Poi si ripiega a ciambella ciascun pezzo, fissando le due estremità con una passata di refe da cucina. Questa stretta legatura evita che la parte chimosa contenuta nel budello vada dispersa durante la cottura. Le ciambelle appariranno piuttosto larghe, ma va tenuto conto che esse si ridurranno sensibilmente in cottura. In un tegame pesante far soffriggere nell'olio extravergine d'oliva e nel lardo battuto la cipolla, la carota ed il sedano finemente tritati; unire il peperoncino, i pezzi di pagliata, girandoli continuamente con un cucchiaio di legno; insaporire con il sale e il pepe macinato di fresco e lasciare che le ciambellette di pagliata si rosolino dolcemente. Qualche minuto prima del completamento della rosolatura, aggiungere il vino bianco. A fuoco vivace lasciare asciugare il vino, facendo attenzione che la pagliata non si attacchi al fondo del tegame. Il sugo dovrà risultare alquanto denso e saporito. Condire i rigatoni, cotti a parte e scolati al dente, con metà del sugo e formaggio pecorino grattato. Servire in piatti ben caldi (la vivanda raffreddandosi perde parte del sapore), disponendovi sopra almeno due ciambelle a testa di pagliata ed altro sugo.

Involtini alla romana
Ingredienti: 8 fettine di carne magra del peso di circa 60 g l'una, un bicchiere di vino bianco secco, 700 g di pomodori pelati e senza semi, ½ bicchiere di olio extravergine d'oliva, 150 g di prosciutto crudo, 2 coste di sedano, 2 carote, una cipolla sale e pepe.

Ciambelline di Pasqua
720 gr di farina bianca, 300 gr di zucchero semolato, 200 gr di burro, 50 gr di pinoli, 5 uova, due bustine di lievito, un limone, cannella in polvere e un bicchiere di latte. Fare sciogliere 180 gr. di burro. In una ciotola sbattere quattro uova e un albume, unendo lo zucchero e un pizzico di cannella; quando saranno ben gonfie e soffici, aggiungere la scorza grattugiata del limone e il burro; mescolare amalgamando bene gli ingredienti. Setacciare insieme per tre volte la farina (tenendone a parte 20 gr.) e il lievito, poi fare la fontana e versarvi in mezzo il composto di uova: impastare unendo tanto latte tiepido quanto basta per ottenere una pasta ben gonfia e liscia. Imburrare e spolverizzare di farina una placca da forno, usando il burro e la farina avanzati. Dividere la pasta in tanti pezzetti, con essi formare dei cilindri ai quali si darà la forma di una ciambellina di circa 6 cm. di diametro. Quando le ciambelline saranno tutte pronte servendosi di un mestolo forato, immergerle una alla volta, per un istante, in acqua bollente, poi sistemarle sulla placca; dorarne la superficie con un tuorlo sbattuto e decorarle con i pinoli. Metterle in forno già caldo (180°) per circa mezz'ora.